Sulle orme dei genitori
Hanno ripreso l’attività dei genitori, o seguono le loro orme. Ne parliamo con Giulia Marcarini.
Sono Giulia Marcarini, ho 34 anni e faccio la contadina da alcuni anni. Io e mio marito abbiamo rilevato l’azienda agricola della famiglia Bühler a Dasciun/Soglio.
In quale momento e come hai capito che volevi fare il mestiere, la professione di tuo padre/di tua madre?
Non credo ci sia stato un momento preciso in cui ho deciso di seguire le orme di mia mamma, sono state diverse scelte di vita che mi hanno portato a questo lavoro…
Un episodio che mi è rimasto nel cuore è quando da piccola mia mamma lasciava andare me e mio fratello a pascolare con le capre, era ed è forse ancora la parte che preferisco.
Le capre mi danno molta pace, sono così diverse fra loro, ognuna con il proprio carattere e personalità.
Mi ricordo il mio professore di disegno quando studiavo in Ticino, mi diceva spesso di andare a studiare agricoltura anziché star li a disegnare architettura. Forse avrei dovuto ascoltarlo, ma ero ancora troppo giovane e forse anche per paura di mollare tutto e doversi lanciare in una vita indipendente.
Nell’imparare il mestiere ti ha facilitato il fatto che i tuoi genitori praticavano già questo lavoro?
Ovviamente crescere nel mondo del contadino mi ha aiutato e facilitato moltissimo, mia mamma mi ha insegnato tantissime cose che a scuola non vengono trasmesse.
Ed è anche grazie all’aiuto di tutta la mia famiglia e di mio marito se ho potuto intraprendere questo lavoro. Mi hanno sempre sostenuto e li ringrazio molto. Abbiamo passato e passeremo insieme tanti bellissimi momenti collegati al mondo dell’agricoltura.
Ti andrebbe di raccontare un episodio di quando accompagnavi il tuo papà/la tua mamma al lavoro?
Di episodi con mia mamma ne avrei a migliaia… ne racconto alcuni.
Aiutare e veder nascere un animale sono sempre emozioni forti che rimangono nel profondo del cuore, per esempio la nascita di Olivia la nostra cara mucca. È stato un parto complicato, con l’aiuto del veterinario e con delle catene legate alle zampe della neonata per poterla tirare fuori, era un parto prematuro e si capiva che da qualche giorno la mamma di Olivia, Arvi, non stava bene.
Ora Arvi vive ancora con noi a Dasciun, è un po’ la matriarca della nostra piccola mandria.
Andare a cavallo, tante sono state le ore a cavalcare dove tutto, in quel momento, si ferma, sei solo te ed il cavallo.
Purtroppo ci sono stati anche molti momenti tristi, in particolare la morte di Aragorn, il cavallo di mia mamma, razza avelignese con un carattere forte, si percepiva che avevano stretto un legame molto intenso. Penso sia stato il momento più triste che abbia dovuto affrontare con mia mamma, con grande rammarico ci ha lasciato troppo presto.
Cosa cambieresti del modo di condurre il lavoro da parte dei tuoi e cosa ti piacerebbe mantenere?
Penso che ognuno è libero di lavorare come meglio crede. Mia mamma lavora molto bene con gli animali, ha una passione incredibile e la sto ereditando sempre di più. Spesso in famiglia le abbiamo detto di diminuire il numero di animali, ma la verità è che la capisco, è veramente la cosa dura da fare.
Ci sono dei cambiamenti che hai apportato nel modo di condurre il lavoro a differenza di quanto facevano i genitori?
Cambiamenti o miglioramenti nella vita ce ne saranno sempre e si possono fare, credo che non si finisca mai di imparare. C’è molto da imparare anche dagli animali, sotto alcuni punti di vista, devo dire che li trovo molto più intelligenti di noi. Devono affrontare una vita ricca di insidie, ma anche molti momenti piacevoli, quindi cerco di accudirli, proteggerli e capirli al meglio, poi ogni tanto cerco di mettermi nei loro panni, coccolarli e viziarli perché no..
Ti piacerebbe l’idea che uno dei tuoi figli seguisse le tue orme?
Noi non abbiamo figli, ma se dovessimo averne, allora sì, mi piacerebbe molto se un figlio andasse avanti con il mestiere di un genitore, o entrambi.
Penso che per un genitore dia un senso di orgoglio ed è sicuramente appagante il fatto che si è potuto trasmettere la propria passione.
Credo sia però più importante riuscire a trovare un lavoro che appassioni, allora è come aver fatto un 6 al lotto.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Poter avere una fattoria tutta nostra. Questo è il sogno che io e mio marito vorremo realizzare.
Un’ultima cosa… abbiate sempre cura dei vostri animali, che sia un pesciolino, o una mucca, una capra o un canarino, un gatto o un cane, perchè si sa, loro hanno tanta voglia di vivere e non possono scegliersi il padrone, ma l’uomo invece può scegliere di fare la cosa giusta per il proprio animale.