Sulle orme dei genitori
Hanno ripreso l’attività dei genitori, o seguono le loro orme. Ne parliamo con Dominique Gerry Nass.
In quale momento e come hai capito che volevi fare il mestiere, la professione di tuo padre/di tua madre?
Essendo cresciuto in un albergo non sempre ho desiderato intraprendere il mestiere dei miei genitori, perché ho visto e vissuto i sacrifici che hanno dovuto fare. Tuttavia verso i 30 anni ho capito che amavo il mio lavoro perché mi permetteva di essere creativo e ho capito che amavo il contatto con i clienti.
Nell’imparare il mestiere ti ha facilitato il fatto che i tuoi genitori praticavano già questo lavoro?
Non proprio, a 16 anni secondo me è molto difficile decidere cosa si vuole fare da grandi, e nel mio caso avevo già le porte aperte verso il mestiere dell’albergatore di cui ora non riuscirei a farne a meno.
Ti andrebbe di raccontare un episodio di quando accompagnavi il tuo papà/la tua mamma al lavoro?
Essendo cresciuto in un ambiente alberghiero non era solo un episodio, ma una vita intera con loro, vedendo la passione e dedizione per il lavoro che avevano. Vedere i clienti che se ne andavano felici e soddisfatti mi ha sempre impressionato come facessero sempre ad essere professionali.
Cosa cambieresti del modo di condurre il lavoro da parte dei tuoi e cosa ti piacerebbe mantenere?
Nella filosofia che hanno avuto e avevano non cambierei molto.
Ci sono dei cambiamenti che hai apportato nel modo di condurre il lavoro a differenza di quanto faceva il tuo papà?
Visto che la tecnologia avanza molto velocemente ho dovuto stare al passo con i tempi. L’unico cambiamento che ho fatto nel condurre l’albergo è stato il modo di pubblicizzare la struttura, tramite i social media.
Ti piacerebbe l’idea che uno dei tuoi figli seguisse le tue orme?
Per adesso non ci ho mai pensato.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Di poter accogliere sempre più clienti nella nostra struttura per mostrare loro quanto bella è la nostra valle.
Paolo Pollio