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Sulle orme dei genitori

4 agosto 2025

RiccardoHanno ripreso l’attività dei genitori, o seguono le loro orme. Ne parliamo con Riccardo Cicognani.


In quale momento e come hai capito che volevi fare il mestiere, la professione di tuo padre/di tua madre?
Ho deciso di seguire il lavoro dei miei genitori perché le esperienze fatte in altri ambiti mi hanno aiutato a capire che il loro mestiere è quello che desidero fare; mi appassiona e sento di poter dare il meglio in questo campo.

Nell’imparare il mestiere ti ha facilitato il fatto che i tuoi genitori praticavano già questo lavoro?
Sì, sicuramente. Avere genitori che praticavano già questo lavoro mi ha facilitato molto nell’imparare il mestiere. Potendo osservare e imparare direttamente da loro, ho potuto capire meglio le tecniche, i trucchi del mestiere e le sfide che si incontrano. Questo mi ha dato un vantaggio prezioso, permettendomi di acquisire competenze e conoscenze in modo più rapido e naturale. È stato come avere una guida esperta al mio fianco fin dall’inizio!

Ti andrebbe di raccontare un episodio di quando accompagnavi il tuo papà/la tua mamma al lavoro?
Ricordo quando accompagnavo mio padre in cucina e mia madre in ufficio. Mi piaceva vedere come tutto funzionava: i camerieri che si muovevano velocemente tra i tavoli, la cucina con i piatti che uscivano fumanti e il sorriso dei clienti soddisfatti. Ricordo che i miei genitori mi facevano dare una mano a portare i piatti, e anche se ero piccolo, mi sentivo parte di qualcosa di speciale. Quell’esperienza mi ha insegnato tanto sul lavoro di squadra e sull’importanza di prendersi cura dei clienti. È un ricordo che porto sempre nel cuore.

Cosa cambieresti del modo di condurre il lavoro da parte dei tuoi e cosa ti piacerebbe mantenere?
Se dovessi pensare a cosa cambiare del modo di condurre il lavoro, devo dire che i miei genitori hanno svolto un ottimo lavoro e non cambierei nulla. Credo che il modo in cui si lavora, con rispetto, semplicità e mantenendo un buon rapporto con i collaboratori, sia già la strada giusta. Mi piace molto l’idea di mantenere sempre un clima di collaborazione e di rispetto reciproco, perché sono i miei valori fondamentali per creare un ambiente di lavoro positivo e produttivo. Inoltre, ritengo importante rimanere fedeli alle proprie origini, senza complicare troppo le cose, perché la semplicità e l’autenticità sono ciò che rende il lavoro più genuino e gratificante. Quindi, per me, mantenere questi principi è la cosa più importante, e continuerò a farlo con convinzione.

Ci sono dei cambiamenti che hai apportato nel modo di condurre il lavoro a differenza di quanto faceva il tuo papà?
Sì, ci sono stati alcuni cambiamenti nel mio modo di condurre il lavoro rispetto a come facevano i miei genitori, soprattutto grazie all’evoluzione della tecnologia e dell’informatica. Mentre loro probabilmente si affidavano a metodi più tradizionali, come carta, penna e processi manuali, io ho adottato strumenti digitali e procedure più moderne per rendere tutto più efficiente e rapido. Ad esempio, utilizzo software di gestione, comunicazioni via email e piattaforme collaborative online, che permettono di lavorare in modo più flessibile e con una maggiore condivisione delle informazioni. Questi cambiamenti hanno migliorato la produttività e facilitato il mantenimento di un buon rapporto con i collaboratori, grazie anche a una comunicazione più immediata e trasparente. Tuttavia, valori fondamentali come il rispetto, la semplicità e l’autenticità sono rimasti invariati, anche se ora sono supportati da strumenti più avanzati. In sostanza, ho cercato di integrare le innovazioni tecnologiche mantenendo saldi i principi di rispetto e collaborazione che i miei genitori hanno sempre promosso.

Ti piacerebbe l’idea che uno dei tuoi figli seguisse le tue orme?
Personalmente, credo che sarebbe molto gratificante se una delle mie figlie decidesse di seguire le mie orme e quelle dei nonni, perché significherebbe che hanno apprezzato i valori e le esperienze che abbiamo condiviso con loro. Tuttavia, rispetto profondamente la loro libertà di scelta e credo che ognuno debba seguire il proprio percorso senza vincoli o pressioni. Le mie figlie sono libere di scegliere ciò che desiderano, e sono felice che possano esplorare le proprie passioni e interessi senza sentirsi obbligate a seguire un determinato cammino. Alla fine, il mio desiderio più grande è che siano felici e realizzate, qualunque strada decidano di intraprendere. La cosa importante è che siano autentiche e fedeli a se stesse, e io e mia moglie saremo sempre lì per sostenerle, qualunque scelta facciano.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
I miei obiettivi futuri sono principalmente di mantenere e consolidare gli standard di qualità e servizio che abbiamo già raggiunto nei nostri due hotel e ristoranti. Voglio assicurarmi che l’esperienza dei nostri ospiti rimanga sempre eccellente, offrendo un ambiente accogliente, curato e professionale. Allo stesso tempo, sono molto aperto al miglioramento continuo: credo che ci sia sempre spazio per evolversi e innovare, quindi mi impegno a rimanere aggiornato sulle nuove tendenze del settore, sulle tecnologie e sulle pratiche migliori. In questo modo, possiamo offrire servizi all’avanguardia e mantenere la nostra posizione di eccellenza. La mia priorità è garantire che il nostro team sia motivato e preparato, così da poter affrontare con successo le sfide future e continuare a far sentire i nostri clienti come a casa.

Il nostro motto “Sentiti come nella tua seconda casa” vuole trasmettere un messaggio molto importante: il nostro obiettivo è far sentire ogni ospite, cliente o visitatore, accolto, a suo agio e coccolato, proprio come farebbe una famiglia nella propria casa. Infatti il nostro nome come catena alberghiera è SEGUONDA CHESA HOTELS. Vogliamo creare un ambiente caldo, confortevole e familiare, dove le persone possano rilassarsi, essere se stesse e vivere un’esperienza piacevole senza preoccupazioni. In sostanza, vogliamo che ogni persona che varca la nostra soglia si senta parte di una grande famiglia, anche se per poco tempo.
Questo sia nel nostro storico Hotel Palazzo Salis sia nel nostro Gasthaus & Hotel Berninahaus ai piedi del passo del Bernina.

R.Cicognani

Paolo Pollio

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