Intervista a Dominique Nass
//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Il settore alberghiero e una crisi da risolvere. Per avere un’idea della situazione ho incontrato Dominique Nass giovane albergatore e cuoco titolare dell’albergo La Soglina di Soglio.
Dominique è un giovane imprenditore bregagliotto che dopo diverse esperienze fuori dalla Bregaglia ha deciso nel 2021 di ritirare l’attività trentennale dei propri genitori per provare a dare una continuità al lavoro fatto dagli stessi portando allo stesso tempo nuova energia e nuove idee.
Da diversi anni hai ritirato l’albergo di famiglia, cosa ci puoi dire su questo trapasso?
Il trapasso di un albergo come questo non è facile, per me l’idea di poter ritirare l’albergo è maturata a trentasette anni dopo aver fatto diverse esperienze. Io ho studiato come cuoco, quindi come prima cosa ho dovuto imparare tutta una serie di attività per la gestione, come ad esempio tutto il lavoro d’ufficio in maniera assolutamente autonoma, sono passato dall’essere cuoco dipendente a titolare, questo è molto stimolante ma allo stesso tempo mi ha fatto confrontare con la situazione non facile del settore. Oggi siamo in una situazione molto diversa al 1994, anno in cui è stata costruita la struttura e periodo in cui il turismo in Bregaglia godeva di un periodo d’oro. Con l’avvento dell’Euro il turismo ha subito un profondo cambiamento con un notevole calo delle presenze soprattutto fra i turisti che decidono di passare diversi giorni in una struttura alberghiera come la nostra. Oggi siamo in presenza di un turismo che è o della giornata o di pochi giorni, la situazione è cambiata in meglio negli anni del Covid periodo in cui le mete lontano dai confini erano proibitive cosi che si è tornati a fare vacanze in posti vicini e “sicuri”. Quindi il trapasso è stato ed è molto impegnativo e devo dire grazie ai miei genitori che ancora oggi mi sostengono e lavorando nella struttura. Struttura che ha 26 camere con 52 posti letto e il ristorante, ed è aperto da gennaio fino a fine ottobre.
Dalle tue parole mi sembra che venga confermata la mia idea di un settore per certi versi in crisi che fatica a stare a galla?
Si la realtà è questa se una volta avevamo famiglie clienti che tornavano ogni anno oggi la percentuale di questi clienti è molto bassa e c’è la necessità di investire maggiormente nella comunicazione e nel marketing, per arrivare ad un maggior numero di clienti potenziali.
Sotto questo punto di vista negli ultimi anni c’è stato un grande impegno del Bregaglia Engadin Turismo.
Si da quando c’è la nuova direttrice posso dire che qualcosa è cambiato c’è una maggiore disponibilità di questo ente nei nostri confronti per ascoltare le nostre esigenze e quelle dei turisti; e un grande impegno nella comunicazione sia in Svizzera che all’estero.
Quale pensa sia l’offerta che potrebbe risultare vincente qui in Bregaglia?
Probabilmente un’offerta che vada incontro ad un cliente che cerca un momento di riposo o distacco dalla vita stressante della città, con possibilità di svolgere attività ricreative. Da alcuni anni ho un gruppo che viene a fare un periodo di Yoga nella mia struttura, loro si trovano molto bene perché apprezzano sia gli ampi spazi interni della struttura sia l’ambiente naturale della Bregaglia.
Diverse sono le proposte che ho provato; una promozione con il 10% di sconto al personale di una scuola di Zurigo, oppure realizzo delle giornate in cui il cliente puó venire a fare un’esperienza insieme a me in cucina, sono anche molto attivo sui social per dare maggiore visibilità a quello che facciamo, mando mail a potenziali clienti che potrebbero venire nella struttura per realizzare conferenze anche per più giorni. L’impegno c’è e speriamo che con il tempo arrivino anche i clienti. Interessante in futuro potrebbe essere anche collaborare con il Centro Sanitario per offrire i servizi che il centro sanitario offre, penso ad esempio allo Spitex che potrebbe fornire prestazioni nelle varie strutture alberghiere della valle. Si dovrebbe riuscire a rendere attiva la struttura anche nei mesi invernali, mesi in cui l’albergo a numeri molto bassi. Tanti ci dicono che noi abbiamo prezzi troppo alti ma i prezzi non li aumentiamo da diversi anni e ridurre i prezzi in un momento in cui tutti i costi aumentano non è proprio possibile.
Un’altra possibilità è anche quella di realizzare una maggiore collaborazione tra i vari settori, come ho già detto questa collaborazione potrebbe realizzarsi sia con il Centro Sanitario, ma anche con il settore dell’agricoltura e con il Comune. Mi piace comunque far presente che il ristorante negli ultimi anni ha visto un aumento dei clienti bregagliotti trovo che questo sia un buon segnale per il futuro.
Come potrebbe il Comune dare sostegno al settore?
Penso che una cosa che aiuterebbe sarebbe la riduzione dei costi molto alti che abbiamo per l’acqua. Oppure creando insieme alle altre attività della valle un fondo che possa essere utilizzato in caso di difficoltà per aziende presenti nel territorio.
Renato Tomassini