Sessione d’aprile
Ribadita l’importanza del turismo nei Grigioni. Il turismo grigione dev’essere sostenuto da tutti, senza eccezioni. È a questa conclusione che è giunto il Gran Consiglio nella sessione d’aprile.
Dopo circa due giorni di dibattito, il Parlamento cantonale ha approvato la nuova legge sul finanziamento del turismo che introduce un’apposita tassa a livello cantonale. Proprio su questo aspetto non sono mancate le contrapposizioni, anche forti, e l’eventualità che ad avere l’ultima parola sia il popolo è tutt’altro che remota, dal momento che tira aria di referendum.
Tassa turistica: sì, ma…
C’era da aspettarsi che la discussione potesse essere lunga e intensa, anche se la nuova legge sul finanziamento del turismo è stata concepita snella, con soli quaranta articoli.
Vari i punti controversi, a cominciare da uno dei primi articoli, con una proposta di maggioranza mirata a fare delle eccezioni a beneficio di quelle destinazioni turistiche – in pratica le maggiori: Arosa, Davos/Klosters, St. Moritz/Engadina – che oggi sono già in grado di garantire il proprio turismo. Queste località avrebbero potuto mantenere l’attuale sistema, senza dover quindi passare alla nuova tassa. L’idea è stata combattuta da tutti gli schieramenti politici, a parte i liberali che hanno così dovuto incassare una sconfitta, numericamente anche abbastanza chiara.
Il Governo è stato invece sconfitto sulla proposta di esentare le aziende operanti soprattutto (il 90% della loro cifra d’affari) nel settore dell’esportazione. Per il Gran Consiglio, se tutte le regioni grigioni devono avere la nuova tassa, allora anche tutte le aziende devono contribuire. Tenuto conto delle aliquote a loro applicabili, che saranno piuttosto basse, queste aziende non pagheranno però molto, essendo esile il loro legame con il turismo. Uno dei punti cardine su cui si basa la legge è: chi riceve dal turismo deve anche sostenerlo.
Sono stati respinti al mittente anche gli emendamenti che chiedevano una limitazione della durata della legge a dieci anni, lo stesso tempo che altri avrebbero voluto quale periodo di transizione per l’entrata in vigore.
Passata al vaglio del Parlamento, la legge dovrà ora superare lo scoglio della votazione popolare. Infatti, è ormai praticamente certo che contro di essa verrà lanciato il referendum e si può facilmente presumere che le 1’500 firme necessarie verranno raccolte con facilità.
Novità per il Parlamento
Oltre che di turismo, ci si è occupati anche di questioni interne. Infatti, tra gli argomenti della sessione parlamentare vi è stata la revisione della legge sul Gran Consiglio e del regolamento organico. Le modifiche apportate servono soprattutto a regolare l’uso del futuro sistema di voto elettronico. I cittadini potranno così vedere come si esprimono i deputati al momento delle votazioni finali. Per contro, è stata bocciata l’idea di rendere pubbliche anche le votazioni intermedie.
Nicoletta Noi-Togni (Circolo di Roveredo) ha chiesto e ottenuto che l’inizio del periodo di carica dei deputati iniziasse al momento del giuramento e non prima; la sua proposta è stata approvata all’unanimità.
Investimenti per le strade
Il Gran Consiglio ha anche preso conoscenza del programma di costruzione delle strade per gli anni 2013-2016 che prevede investimenti totali per oltre 700 milioni di franchi, 25 dei quali nel Grigioni italiano.
Appuntamento a Samnaun
Congedandosi, i deputati si sono dati appuntamento a Samnaun per la sessione extra muros che si terrà dall’11 al 14 giugno nella località turistica e “punto franco” della Bassa Engadina.
Su gentile concessione de “La Voce Delle Valli” – Marco Tognola