Vita di Gran Consiglio
Sessione di agosto 2025. I temi centrali: sicurezza preventiva e diminuzione delle imposte.
Dal 27 agosto al 30 agosto scorsi, a Coira si è tenuta la sessione di agosto per il Gran Consiglio del Cantone Grigione. A fare una sintesi dei lavori in aula e ai margini di questa, è stato come di consueto Maurizio Michael gran consigliere bregagliotto.
La sessione di agosto, signor Michael si apre come d’abitudine con l’elezione del presidente o della presidente del Gran Consiglio. Ci può dire qualcosa in merito?
Sì, è il momento in cui avviene la successione alla presidenza, la vicepresidente Valerié Favre Accola (UDC) di Davos ha preso il posto della presidente Silvia Hofmann (PS). Come vicepresidente è stato eletto Fabio Luzio (PLR). Collegata alla elezione della presidente vi è una celebrazione in aula che prevede di solito anche un piccolo intermezzo musicale e poi il seguito delle cerimonie avvengono il sabato successivo nel paese di provenienza della nuova presidente, in questo caso a Davos.
Tra le prime cose all’ordine del giorno c’era la revisione parziale della legge sulla polizia?
Revisione parziale che prevede due aggiornamenti specifici. In questa sessione si è lavorato sul primo fascicolo, il secondo verrà elaborato più avanti. La revisione prevede in questa prima parte di dotare la polizia di strumenti più incisivi, soprattutto per la prevenzione dei crimini, strumenti per anticipare le situazioni pericolose e impedire gravi atti di violenza. Situazioni nelle quali, delle persone, potenzialmente, possono essere violente, sia in ambito domestico che di società. In futuro si potrà intervenire in modo preventivo evitando che succeda qualcosa e non reagendo soltanto a reato commesso. L’attuazione di questi nuovi strumenti è naturalmente molto delicata, si vanno a toccare le libertà individuali dei cittadini, uno dei valori più importanti del nostro paese. È un gioco di equilibri, del quale il Parlamento e il Governo erano ben consapevoli e su cui la commissione ha fatto un lavoro intenso. Di fatti alla fine in parlamento non c’è stata una grande discussione.
Quali sono gli strumenti inseriti?
Uno sta nella possibilità di indagare con delle soglie minori, istituendo un sistema che promuova l’individuazione di segnali d’allarme. Secondo è la possibilità, in caso di pericolo appurato, di intervenire in modo preventivo anche per la tutela della salute di queste persone che si apprestano a compiere un reato. Rimane comunque chiaro che finché una persona non ha fatto qualcosa non è realmente punibile.
La seconda parte della legge verrà trattata più avanti.
Altra legge su cui si è intervenuto è quella che regola le imposte, quali sono le novità?
In questa sessione abbiamo completato la revisione della legge sulle imposte, è un secondo passo di un incarico già presentato dal consigliere Hohl (PLR), che chiedeva una riduzione della imposizione fiscale. Il motivo lo conosciamo, in questi anni il Cantone incassa troppi soldi rispetto alle spese che effettua. Dunque le varianti sono due: o spenderne di più o incassare di meno. C’è una parte del parlamento che vorrebbe incassi maggiori per poi distribuire maggiori risorse a chi ha bisogno, mentre il resto del Parlamento pensa che il Cantone dei Grigioni spenda già molto ed è soggetto in questo momento ad un aumento progressivo dei costi, ed è convinta, d’altra parte che non si debba continuare ad incassare più soldi di quelli di cui si ha bisogno. La logica dell’incarico è quella di ridurre le entrate per non pesare fiscalmente troppo sulle cittadine e sui cittadini, creando così, anche un elemento attrattivo per i nuovi abitanti.
Con la prima parte, era stata ridotta l’imposta cantonale del 5 %. Abbiamo completato la riforma della legge, riducendo l’imposizione sul doppio reddito, fino ad oggi tassato in modo eccessivo, risultando di fatto un disincentivo al lavoro qualificato cosa che è in contrasto con la sistematica mancanza di manodopera qualificata reperibile nel territorio. La riduzione dell’imposizione presenta anche un aumento delle spese deducibili per i figli. Queste misure riducono di fatto il reddito imponibile generando una riduzione delle entrate anche ai comuni e alle chiese cantonali.
Diminuzione delle imposte che possono quantificarsi con un totale di minore entrate per il Cantone di 15 milioni di franchi che si aggiungono ai 32 milioni di franchi già decisi in precedenza con la riduzione del tasso d’imposta cantonale. Per i comuni l’approvazione della revisione parziale delle imposte comporta una riduzione complessiva delle entrate di 14 milioni di franchi e per le chiese cantonali di 2 milioni di franchi.
Discussioni sembrano esserci state sullo stop alle zone trenta?
Assistiamo oggi ad una introduzione di queste zone in modo automatizzato su pressione dei cittadini e questo succede anche sulla strada cantonale che dovrebbe essere scorrevole; zone che vengono introdotte per motivi di sicurezza, da un lato, e per motivi di rumore dall’altro. Si sa che a livello nazionale c’è una discussione in atto, anche il Consiglio federale si è espresso in modo critico sull’applicazione così diffusa delle zone 30. Il Gran Consiglio ha richiesto una moratoria, analogamente a quanto già fatto nel Canton Berna, che sarà applicata finché a livello di Confederazione non saranno decise le regole definitive. Molto importante è dire che per motivi di pericolo sulle strade comunali nessuno mette in discussione l’utilizzo di queste zone, ma sulle strade cantonali questa dovrebbe essere applicata solo come ultima ratio.
Una interpellanza che interessa il nostro territorio è stata sicuramente quella della poschiavina Menghini-Inauen concernente la sicurezza dei confini e la garanzia di strutture doganali decentralizzate?
È un’interpellanza che mi vede come uno dei tre firmatari e promotori; parliamo di sicurezza, ma anche del ruolo del Governo nei confronti della Confederazione sull’evoluzione delle coperture doganali. Abbiamo delle situazioni un po’ diverse, attualmente devo dire che in Bregaglia la copertura è abbastanza buona, da altre parti lo è molto meno. Copertura vuol dire presenza, filtro che magari è anche solo psicologico. L’incarico di Gabriela Menghini-Inauen era pensato per il funzionamento dell’incasso di dazi che sempre di più entra nella logica dell’automatismo, del digitale, con la riduzione del personale doganale. Dobbiamo pensare che in Val Mustair l’incarico per l’incasso dei dazi è stato delegato a privati. Io ho ancora segnalato la questione che la sicurezza è assicurata in queste zone di confine da una combinazione tra Confederazione con la presenza di personale doganale e Cantone con la presenza della polizia. Ora ci attendiamo delle risposte concrete.
Mi puoi e vuoi dire qualcosa sull’incarico Kocher revisione parziale della legge cantonale sulla pianificazione territoriale e l’incarico Derungs, semplificaere le prescrizioni edilizie nel cantone e Crameri rilascio licenza edilizia?
Oltre alla tematica riguardante il lupo, la pianificazione territoriale con le regolamentezioni nel settore dell’edilizia, è sicuramente un altro tema ricorrente in Gran Consiglio. I colleghi Kocher, Derungs e Crameri hanno chiesto sostanzialmente delle semplificazioni delle procedure di approvazione e la riduzione al minimo delle limitazioni evitando di andare oltre alle disposizioni del diritto federale. La maggioranza del parlamento ha accolto gli incarichi, in parte anche contro il parere e la raccomandazioni del Governo.
Renato Tomassini