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Anima caprae et lupus a Nossa Dona

9 luglio 2025

P.GianottiSpettacolo messo in scena giovedì 3 luglio a Belfort e sabato 5 luglio a Nossa Dona. Amalia Ruocco, Emanuel Rosenberg, Isabella Giampaolo, Piera Gianotti Rosenberg e Steeven Chakroun hanno danzato, fingendosi un gregge e proponendo suggestioni legate al mondo rurale e a quello culturale.


Attori

Per Piera la serata è stata l’occasione per salutare i nuovi custodi, Tim e Greta, artisti pure loro.

Saltare, fare capriole e correre tra maschere e pezzi di legno è stato anche ripetere azioni che furono giochi da bambina e che oggi omaggiano un percorso di pastorizia durato 15 anni. Contadina e artista si sono fuse nell’ ultimo atto di un trittico dedicato alla pastorizia: Monologo per un caprone, Genealogie caprine e Anima caprae et lupus.

Diversamente dai precedenti spettacoli, qui il movimento la fa da padrone, eccezion fatta per un testo d’apertura.

A tratti onirico, frutto di un lavoro di ricerca sulla simbologia legata alle capre, ai riti, alle feste, lo spettacolo è anche un inno all’ambiente rurale, al legno, ai suoni e alle movenze del bestiame.  Spiega l’autrice che, al di là delle impressioni che ciascuno spettatore ne ricaverà, i tre quadri si concentrano sul movimento, sul rapporto tra bestiame e allevatore e sull’immaginario collettivo e sacro attorno alle corna.

La rappresentazione è al contempo il sogno di un pastore ma anche l’analisi sulla nostra società. Come agiscono sul nostro gregge le relazioni, le emozioni e le impressioni?

Anima caprae et lupus è stato proposto nell’ambito de La Stria 150 anni dopo.

Donatella Rivoir

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