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La sessione di giugno del Consiglio Nazionale

8 luglio 2025

Anna_GiacomettiLa sessione ha visto la parlamentare Anna Giacometti impegnata su più fronti, tra cui anche quello delle finanze, che in questo ultimo periodo richiedono una maggiore attenzione a causa del progressivo aumento delle spese. Per conoscere meglio l’andamento di queste tre settimane di sessione a Berna, ho incontrato Anna Giacometti al suo rientro in Bregaglia.



La sessione si è appena conclusa. Ci può dire come ha vissuto queste tre settimane di lavori?
La sessione si è aperta a pochi giorni dalla colata detritica e di ghiaccio del 28 maggio che ha distrutto il paese di Blatten. La popolazione era stata evacuata e, purtroppo, si è verificato il decesso di un abitante. La distruzione del villaggio e delle infrastrutture ha generato una grande ondata di solidarietà da tutta la Svizzera; almeno tre consiglieri federali si sono recati a Blatten, promettendo aiuti federali. Ci siamo quindi trovati in Parlamento a dover dare seguito a questa promessa: abbiamo creato, su proposta del Consiglio Federale, una base legale per permettere un aiuto immediato al Comune di Blatten. Il contributo di solidarietà stanziato è stato di 5 milioni di franchi. Abbiamo discusso questo contributo nella Commissione delle finanze, e ho proposto – forte anche dell’esperienza con altre catastrofi naturali nel nostro Cantone – di creare una Commissione per le donazioni, con criteri chiari che permettano una distribuzione equa delle risorse finanziarie. Il Comune di Blatten e il Cantone Vallese hanno successivamente dichiarato di volerla istituire. La legge è stata approvata all’unanimità. Per evitare in futuro che il Parlamento debba legiferare per ogni singola catastrofe naturale, noi del Partito Liberale abbiamo chiesto al Consiglio Federale, tramite un postulato che presenterò personalmente in Consiglio Nazionale, di valutare se sia necessario completare la legislazione esistente, per consentire interventi rapidi e senza dover convocare il Parlamento.

Quali lavori parlamentari hanno visto un suo intervento?
Mi sono espressa sull’iniziativa dell’UDC “200 franchi bastano”, che riguarda il servizio pubblico d’informazione. Un tema su cui mi ero già battuta ai tempi dell’iniziativa “No Billag”, proprio nel periodo dopo la frana del Pizzo Cengalo del 23 agosto 2017. Nel mio intervento ho testimoniato l’importanza dell’informazione plurilingue per la popolazione. Ritengo che questa iniziativa sia pericolosa, perché rischia di essere attrattiva — ad esempio per le aziende, che in caso di approvazione non dovrebbero più versare alcun contributo. L’iniziativa ha generato numerosi interventi in Parlamento. Ho sottolineato che garantire un servizio pubblico in tutte le lingue nazionali è una questione di equità e coesione. Ho ricordato che RSI e RTR sono la voce della Svizzera italiana e delle regioni di lingua romancia: senza di loro c’è il concreto rischio che le esigenze, le opinioni e la cultura di queste aree vengano ignorate.
Ho inoltre provato grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Parlamento del controprogetto del Consiglio Federale all’iniziativa “Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile”. Uno degli effetti attesi di questa legge è l’incentivazione delle donne a rientrare nel mondo del lavoro dopo la maternità. La popolazione pagherà 600 milioni in meno di imposte.
Il Centro e l’UDC si sono opposti, sostenendo che ciò aumenterà solo la burocrazia per i Comuni. La decisione finale spetterà alla popolazione tramite referendum. Noi donne liberali abbiamo festeggiato questo passo importante.

Per quanto riguarda le finanze, in questa sessione avete lavorato per trovare una soluzione al finanziamento della tredicesima AVS. A che punto siete?
Dal dicembre 2026, tutti coloro che percepiscono una rendita AVS riceveranno una tredicesima mensilità. Per coprire questo onere serviranno dai 4 ai 5 miliardi di franchi all’anno. Le entrate attuali dai contributi salariali e gli altri contributi attuali non sono più sufficienti a coprire le rendite. La parte mancante non potrà nemmeno essere attinta dal fondo AVS, come era stato suggerito dai promotori dell’iniziativa. Abbiamo quindi un problema di finanziamento. Il Consiglio Federale ha proposto di aumentare l’IVA di 0,7 punti percentuali e di ridurre la quota della Confederazione al 19,5% (attualmente al 20,2%).
Il Consiglio degli Stati ha bocciato questa proposta, proponendo invece di aumentare le deduzioni salariali e di incrementare l’IVA solo di 0,5 punti. Ricordo che è in preparazione anche una riforma totale dell’AVS da parte del Consiglio Federale, per garantirne la sostenibilità futura. La Commissione delle finanze ha invece sostenuto la proposta del Consiglio Federale. Ora ne discuterà la Commissione competente del Consiglio nazionale: vedremo cosa accadrà.

Quali altre attività ha svolto durante la sessione?
Durante la sessione ho firmato l’atto parlamentare del collega Martin Candinas, che propone di aumentare a 80 franchi il costo della vignetta autostradale e, parallelamente, di ridurre l’imposta sugli oli minerali.
Ho inoltre sottoscritto una mozione del collega Ernst Wandfluh, che chiede che la politica agricola futura tenga maggiormente conto delle aziende familiari, smettendo di basarsi esclusivamente sulla superficie coltivata. L’obiettivo è migliorare la qualità anziché la quantità, promuovere la biodiversità e rafforzare le condizioni quadro.
Al termine della sessione abbiamo partecipato a un seminario con la Commissione delle finanze. In una delle sedute è arrivata la notizia che il prezzo degli F-35 non è fisso, contrariamente a quanto era stato dichiarato. Ai tempi, quando facevo parte della sottocommissione competente, si discuteva già della chiarezza del contratto. Il Controllo federale delle finanze aveva segnalato delle possibili lacune nel contratto, ma questa osservazione era stata smentita dall’allora Consigliera federale Viola Amherd e dai vertici dell’esercito, che avevano garantito verifiche e perizie, assicurando che il prezzo fosse fisso. Ora però il prezzo è destinato a salire, e si parla di un aumento fino a 1,5 miliardi di franchi.
Infine, desidero segnalare con piacere la visita del Municipio del Comune di Bregaglia, durante la quale il sindaco Fernando Giovanoli ha consegnato, al consigliere agli Stati vallesano Beat Rieder, una donazione di 5 mila franchi destinata al Comune di Blatten.

Renato Tomassini

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