a-GRit, Cultura, Home

Tre mostre temporanee al Centro Giacometti

25 giugno 2025

Alberto_Giacometti//comunicato stampa\\
Quest’estate il Centro Giacometti propone lavori della svedese Ulrika Sparre (curatrice Virginia Marano) e dell’italiano Mariangelo Cazzaniga (curatrice Alice Cazzaniga).  Faranno scoprire e riflettere sul messaggio che ci trasmette l’ambiente attraverso approcci particolari e diversi di ricerca, osservazione e di ascolto della natura.


Oltre a queste due mostre di arte contemporanea, Marco Giacometti approfondisce in termini biografici la crisi creativa di Alberto Giacometti che debuttò a Parigi prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e che lo accompagnò durante il suo soggiorno in Svizzera, il periodo più enigmatico nell’opera dell’artista di Stampa. Matthias Oppermann, dal canto suo, indaga in modo analitico la transizione nel modo di vedere e pensare il proprio lavoro artistico da parte di Alberto Giacometti.

Due di queste mostre verranno inaugurate sabato 28 giugno 2025 alle ore 15.00, mentre la terza (quella di Ulrika Sparre) una settimana più tardi, sabato 5 luglio 2025, pure alle ore 15.00.
Luogo delle esposizioni: Centro Giacometti, Strada cantonale 119, 7605 Stampa


Mariangelo Cazzaniga: Tracce, oltre la Memoria
Incamminandosi dalla sede del Centro Giacometti fin su nella radura, forte si avverte il legame tra il territorio di montagna e la vita della famiglia di artisti che lo hanno animato. Pressoché invisibile, eppur presente. Il progetto Tracce, oltre la Memoria s’inserisce in questo spazio di confronto, tra luogo e memoria, alla ricerca di una permanenza che esula dal fattuale. Al suo interno Mariangelo Cazzaniga, giocando con i rimandi, dissemina il territorio di interventi artistici sito specifici: presenze residuali, elementi di dialogo, assenze che interrogano, tracce, in ultimo, che si avvertono, attivandosi lungo un percorso espositivo che ricomprende i concetti di interno e esterno, dispersione e concentrazione, passato e futuro, in cui lo stesso processo creativo si fa contemporaneamente opera e memoria.

Alberto Giacometti 1937-1947: Crisi
Per Alberto Giacometti ebbe inizio alla fine del 1937 a Parigi una crisi creativa durata circa dieci anni, che accompagnò tutto il suo soggiorno in Svizzera durante la guerra, dal 1942 al 1945. In questi anni nacquero busti e figure estremamente ridotti – opere fragili che sembrano pensieri condensati sulla caducità. La mostra documentaria presso il Centro Giacometti indaga l’origine delle minuscole sculture di Giacometti. Ciò che economicamente appariva come un decennio perduto si rivelò, dal punto di vista artistico, il fondamento di uno dei gruppi di opere più significativi della modernità.
Nella prima parte della mostra vengono affiancati gli eventi biografici e la produzione artistica di Giacometti nel periodo in questione. Nella seconda parte, il lavoro di Giacometti viene interpretato in chiave psicoanalitica. Considerando la corrispondenza recentemente resa disponibile, questo studio giunge a nuove intuizioni e ipotesi, e in parte a interpretazioni differenti da quelle attualmente accettate.

Ulrika Sparre – Ear to the Ground
Il progetto artistico è un dialogo esistenziale tra l’interpretazione della voce della natura di Ulrika Sparre e i ricordi d’infanzia di Alberto Giacometti nella Val Bregaglia. Nel film breve Ear to the Ground, la voce contemporanea dell’artista multimediale svedese indaga il paesaggio come corpo vivo e sensibile. Per Sparre, le installazioni e registrazioni sonore raccolgono vibrazioni e frequenze del paesaggio, restituendo un ambiente che non è mai statico, ma si trasforma, pulsa, comunica. In questa prospettiva, la natura non è sfondo, ma interlocutrice. Il film invita ad ascoltare, a fermarsi, ad accogliere le vibrazioni della natura e le risonanze della memoria. Le pietre parlano della vita, ma chiedono ascolto.

Avvisi

Canale WhatsApp per La Bregaglia

wapp

Potrai ricevere direttamente sul tuo smartphone le notizie più importanti.