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Bargaier

20 maggio 2025

VoloFondata l’associazione per il volo libero in Bregaglia. Ne parliamo con Giacomo Waltenspühl.


“Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare” questa frase attribuita a Leonardo da Vinci, primo progettista e ideatore di macchine volanti nel lontano XVI secolo, sembra racchiudere il pensiero e l’emozione che ha Giacomo Waltenspühl quando parla della sua passione, che è il volo libero con parapendio. Passione che condivide con altri bregagliotti, gruppo di amici che recentemente ha fondato l’associazione Bargaier, nome che richiama sia alla Bregaglia che al Bartgeier (gipeto in lingua tedesca), associazione di cui Giacomo è presidente.

Associazione nata per mettere, sia assieme gli appassionati del parapendio in Bregaglia, sia per essere da riferimento per chi vuole venire a volare nei cieli bregagliotti così da essere informato in modo ufficiale sui luoghi di atterraggio e su come comportarsi nelle zone di partenza e atterraggio, o anche sui posti da evitare in caso di nidificazione di aquila e altre specie sensibili.

Giacomo ci puoi dire come è nato questo fenomeno del parapendio in Bregaglia?
Fino a pochi anni fa qui in Bregaglia si vedeva raramente qualcuno volare con il parapendio, poi quattro anni fa due ragazzi della Bregaglia hanno fatto il corso per avere la patente di pilota di parapendio, abbiamo visto i filmati pubblicati da uno di questi e poi una sera al Crotto di Bondo, tra amici, è nata l’idea di fare il corso tutti insieme. Io in un primo momento ero titubante, poi quando ho capito che dopo quattro giorni di corso avrei fatto la mia prima esperienza di volo, ho pensato che ne sarebbe valsa la pena provare. Quando sono decollato la prima volta, mi sono innamorato di questa attività, penso che come è stato per me, sia stato anche per i miei colleghi.

Ma allora è davvero una attività accessibile a tutti?
Si oggi è ancora più semplice, io sono dovuto andare a Davos a fare il corso, oggi abbiamo un istruttore che è disponibile a fare corsi qui in Bregaglia, e con un piccolo investimento e il giusto approccio si possono vivere delle esperienze magnifiche, quando approfitti di una corrente ascensionale che viene chiamata termica per salire di quota e arrivare sopra alle nostre montagne, o volare all’interno delle nuvole, o vicino ad un’aquila, sono esperienze che danno delle emozioni indescrivibili.

Oggi anche il progresso avuto nei materiali ha permesso di poter caricarsi lo zaino con tutta l’attrezzatura in spalla, salire a piedi nella zona di decollo per poi scendere volando, cosa che fino a qualche tempo fa era molto difficile per il maggior peso da trasportare.

Vuoi dare qualche consiglio o dire ancora qualcosa a chi ne sa poco di questa attività?
Sì, penso che sia importante dire che questa è un’attività che se praticata con la giusta pazienza e aspettando che l’esperienza maturi la capacità di volo, permette di togliersi belle soddisfazioni con un rischio che è equiparabile a quello di andare per le strade con una moto, o di fare attività alpinistica. È molto importante conoscere le condizioni e caratteristiche naturali del posto, in cui si decide di volare e anche in questo ambito la tecnologia moderna permette, con un margine di errore ridotto di sapere quali saranno le condizioni dei venti, pressione atmosferica e situazioni metereologiche che si verificheranno, e questo permette di scegliere il momento ideale per praticare il volo libero.

Guarda anche: 3 minuti con… Jochen”, con il parapendio dalla Germania al Lago Maggiore facendo tappa in Bregaglia.

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Renato Tomassini

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