Lenzerheide – AC Bregaglia 1:0
Partita caotica, cuore Bregaglia, ma arbitro protagonista. In una sfida tesa e ricca di episodi controversi, il Lenzerheide ha superato di misura l’AC Bregaglia con un risultato di 1-0, grazie a un gol maturato nel primo tempo.
ACB: Fabrizio Prevosti, Emanuele Rossi, Toni Fior, Silvio Giacometti, Matteo Iacomella, Brain Scaramella, Rayn De Sefani, Sebastiano Bedognetti, Tommaso Copes, Gino Chavez, Filippo Nesossi. A disposzione: Davide Rossi, Davide Nesossi, Paolo Pedroni, Aessandro Silvani Sebastian Rezzoli. All. Marcello Crüzer e Davide Rogantini.
Il punteggio passa quasi in secondo piano rispetto a quanto accaduto sul campo: proteste, espulsioni, infortuni e una gestione arbitrale giudicata arrogante e confusionaria hanno segnato una partita che ha lasciato l’amaro in bocca agli ospiti. Con l’assenza di Mister Misenta in panchina siede il duo Crüzer-Rogantini. I primi 20 minuti sono tutti del Bregaglia, che gioca meglio, tiene il possesso palla e mette in difficoltà la squadra di casa, limitata a cercare soluzioni con lanci lunghi e poco costruttivi.
Il momento chiave arriva al 30° minuto: una palla persa a centrocampo dal Scaramella, già ammonito e quindi impossibilitato a intervenire energicamente, innesca una rapida transizione offensiva del Lenzerheide. Il pallone supera la linea difensiva e trova libero l’attaccante, che calcia a rete e porta in vantaggio i padroni di casa. Il Bregaglia accusa il colpo, e da quel momento fatica a reggere l’intensità fisica imposta dagli avversari.
La ripresa comincia nel peggiore dei modi per gli ospiti: al 52’, Scaramella riceve il secondo cartellino giallo e lascia la squadra in 10 uomini. L’arbitro si dimostra da subito troppo presente, spesso al centro dell’attenzione, prendendo decisioni che esasperano entrambe le panchine. La partita degenera in una serie di episodi nervosi. Al 76’ minuto succede l’incredibile: il portiere del Bregaglia, Prevosti, viene colpito da una violenta ginocchiata alla tempia in uno scontro fortuito in area piccola. Nonostante la gravità dell’impatto, l’arbitro lascia inspiegabilmente proseguire, generando sgomento. I due allenatori del Bregaglia entrano in campo per soccorrere il portiere privo di sensi, ma vengono ammoniti entrambi. Anche Pippo Nesossi protesta con veemenza e viene ammonito. Con Prevosti costretto a uscire e senza un secondo portiere in panchina, è proprio Nesossi a indossare i guanti e posizionarsi tra i pali. Nonostante l’inferiorità numerica e il portiere improvvisato, il Bregaglia non molla e si getta all’attacco con coraggio. Tre nitide occasioni per il pareggio: due colpi di testa di Chavez che sfiorano il gol e un tu per tu di Copes con il portiere avversario, che sventa miracolosamente.
Dall’altra parte, anche Nesossi si supera con una parata spettacolare, mantenendo viva la speranza. Dopo 9 minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine, ma la tensione è ormai alle stelle. Nesossi percorre tutto il campo correndo per protestare contro l’arbitro, arrivando al confronto verbale ravvicinato. Riceve così il secondo cartellino giallo e viene espulso, allontanato dai compagni per evitare ulteriori sanzioni.
Una gara che il Bregaglia ha affrontato con cuore e determinazione, ma che è stata pesantemente condizionata da scelte arbitrali contestate e da episodi di nervosismo che hanno indirizzato l’esito finale. Il risultato premia il Lenzerheide, ma l’atteggiamento e la reazione degli uomini di Mister Crüzer, soprattutto nella parte finale, meritano rispetto. Si sa che il lavoro dell’arbitro non è facile e che richiede sangue freddo, lucidità e fermezza. Ma proprio per questo motivo, è essenziale che chi dirige la gara mostri rispetto per i giocatori, mantenga il controllo della situazione e dia sempre il buon esempio. Solo così si tutela lo spirito del gioco e la dignità di tutti i protagonisti in campo.
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