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Una buona vita per tutti

26 aprile 2025

Discorso del Consigliere di Stato Peter Peyer. Assemblea di nomina del PS Grigioni, 26 aprile 2025.


Care compagne e cari compagni, cari ospiti,
Una buona vita per tutti! Ein gutes Leben für alle!

È niente meno che con questa ambizione che oggi abbiamo discusso il programma del PS Grigioni. E questa deve essere anche l’ambizione della nostra presenza in Governo: una buona vita per tutte le persone che vivono e lavorano qui nei Grigioni.
Guardando al mondo e alla situazione a livello nazionale ci rendiamo subito conto che questa aspirazione è oggi più che mai difficile da realizzarsi.

Viviamo tempi turbolenti – wir leben in bewegten und instabilen Zeiten. In tutto il mondo, anche nelle democrazie consolidate, si stanno affermando forze che non si interessano del bene comune, ma unicamente del proprio ego, del proprio potere e profitto. Gli egomani sono i peggiori piromani: stanno di nuovo incendiando il mondo.
E noi, qui nella Svizzera ancora tranquilla?

La Svizzera politica, nella crisi attuale, è ancora alla ricerca di sé stessa:
• Mostra esitazione e ambiguità nel rapporto con l’Europa. Eppure ora serve con urgenza un sì chiaro e forte all’Europa e agli accordi bilaterali III. Almeno sembra che le parti sociali e anche il Consiglio federale comincino finalmente a prendere coscienza della propria responsabilità e a collaborare.

• Portiamo avanti un dibattito assurdo sul risparmio e una ridicola rigidità nel freno alla spesa ci blocca proprio dove servirebbero investimenti: nella sicurezza sociale, nell’integrazione, nella protezione del clima, nella transizione energetica, nell’educazione e nella ricerca.
• Sprechiamo energie in un dibattito sulla sicurezza senza veri obiettivi. La Svizzera è circondata da amici. L’analisi delle minacce da parte del nostro esercito è fondamentale. Forse servono più mezzi, ma prima di avviare un riarmo alla cieca, dobbiamo ragionare a mente fredda in quale contesto a livello europeo l’esercito può essere utile e contro quali minacce dobbiamo davvero prepararci.
• Il dibattito sulla migrazione è, francamente, stupido. Solo il 7% dell’immigrazione riguarda l’asilo o lo statuto S, però viene comunque demonizzato. Intanto, l’insediamento di ogni nuova azienda dalla Germania viene celebrata, senza chiedersi da dove verranno i collaboratori o dove vivranno. Quando si tratta di attrarre aziende, nessuno si chiede se abbiamo abbastanza trasporti pubblici, asili, scuole o strade. E poi si dà la colpa ai lavoratori immigrati se qualcosa non funziona.

Intendiamoci: questo non è un discorso contro l’immigrazione! Ma se nei Grigioni una persona su cinque non ha il passaporto svizzero e solo una su duecento sta seguendo una procedura d’asilo, allora sì, è ora di affrontare questo dibattito con più calma e differenziando maggiormente.

Valori faticosamente conquistati vengono messi in discussione: Obbiettivi raggiunti e valori per i quali abbiamo lottato duramente vengono messi in questione: parità di genere, inclusione, protezione dell’ambiente, uscita dal nucleare, biodiversità, sviluppo dei trasporti pubblici, integrazione, tassazione in base alla capacità economica…
Sì, affrontiamo sfide davvero grandi.

E noi socialdemocratici? In un mondo così, dobbiamo essere il partito della speranza. Questo significa, soprattutto, essere il partito del “noi” e non dell’“io”. E naturalmente, il partito che rivendica e lavora per una buona vita per tutti.

Le nostre richieste, i nostri obiettivi parlano alla maggioranza della popolazione:
• L’alloggio
• Il lavoro
• La salute
• L’educazione e la custodia di bambini
• L’ambiente
• Relazioni solide con i nostri vicini
• E siamo anche il partito che, proprio nei tempi di crisi, investe in questi ambiti, affinché la povertà materiale non aumenti ulteriormente.

Attualmente il Governo dei Grigioni è composto da tre membri del Centro, uno del PLR e uno del PS. Questo sistema, che coinvolge tutte le forze principali, garantisce stabilità. Non è sempre veloce, perché bisogna raggiungere compromessi. Ma funziona solo se si vive davvero la collegialità: non solo parlare con una sola voce verso l’esterno, ma anche ascoltarsi al nostro interno, senza marginalizzare nessuno.
Il rispetto reciproco e la cultura del dialogo sono fondamentali nel nostro sistema di concordanza. Se tutti battono i pugni sul tavolo, si rompe troppa porcellana. In politica, a tutti i livelli, servono di nuovo voci sobrie, calme, ma decise.
Proprio oggi, in un mondo dove l’arroganza e la mancanza di rispetto vengono celebrate, servono esempi diversi. Serve dimostrare che si può discutere anche in modo costruttivo, con rispetto.

Torno ancora sull’immigrazione. A differenza di altri cantoni, i Grigioni confinano con l’Estero: l’Italia, l’Austria e il Liechtenstein. Ogni giorno entrano nel nostro Cantone circa 10.000 frontalieri.
Nel Grigionitaliano e in Engadina, senza queste persone non ci sarebbero sanità, ristorazione, albergheria o edilizia. Questo mostra quanto siano importanti relazioni solide con l’Europa e quanto conti l’immigrazione.
Come possiamo quindi, nei Grigioni e come PS, portare avanti una politica sensata, costruttiva e progressista per una buona vita per tutti? Una cosa è certa: abbiamo esperienza nel costruire maggioranze partendo da una posizione minoritaria.Non ci è stato regalato nulla. Ogni seggio in Gran Consiglio e la nostra partecipazione al Governo ce li siamo guadagnati. Siamo tenaci, perseveranti, resistenti. E sappiamo che per difendere e conquistare il progresso bisogna avere il fiato lungo.

Nei Grigioni si può essere rieletti due volte nel Governo, per un massimo di 12 anni. La mia prima metà è finita.
Dopo la mia elezione nel giugno 2018, ho promesso di difendere i miei valori, di lottare in modo costruttivo e ostinato per essi, di praticare la collegialità e di mettere il bene comune sopra gli interessi personali. Ho promesso una comunicazione trasparente, onesta e chiara.
Penso che questo approccio abbia funzionato bene. Così si lavora bene in un Governo: in modo costruttivo, trasparente, per tutti, non per pochi.
Credo anche che una buona politica socialdemocratica a livello cantonale significhi rafforzare il personale e l’amministrazione. Attacchi continui all’apparato statale, lamentele su burocrazia e regolamenti sono assurdi. Il cuore della parola “regolamentazione” è “regola”: dove ci sono regole chiare, che proteggono i più deboli e limitano i più forti, si vive meglio.

Una pubblica amministrazione forte e motivata è la base di un’economia sana. Dove l’amministrazione è competente, non c’è corruzione o arbitrarietà. È questa la base della prosperità.
In questi 6 anni mi sono sempre visto come un giocatore di squadra: nel Governo, con i 1.300 dipendenti e con i 13 subordinati diretti del mio dipartimento. In loro c’è un enorme patrimonio di esperienza. Sfruttiamolo, ascoltando le loro opinioni e offrendo partecipazione.

Ma la priorità resta sempre il bene comune. Che si tratti di una sanità decentrata, della sicurezza garantita da una polizia cantonale vicina ai cittadini, di una giustizia moderna, di una fiscalità attenta all’ecologia, di una politica migratoria umana, della protezione civile o del sostegno a chi ha bisogno: “Perché stiamo bene solo se stiamo bene tutti”, come diciamo noi nel PS Grigioni.

Siamo di fronte a sfide alle quali non eravamo più confrontati dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il mondo è diventato imprevedibile. Verità e menzogna si confondono. È quindi ancora più importante un lavoro serio, affidabile e basato sui fatti: nel Governo, in Parlamento e nell’amministrazione.
Noi socialdemocratici ci impegniamo per questo. Perché non ci lasciamo scoraggiare. Resistiamo: contro l’egoismo, contro la divisione, contro l’imbarbarimento.

E come sempre, difendiamo la democrazia, la libertà e le pari opportunità. Questi restano i pilastri di una politica sensata, costruttiva e progressista.

Per tutti, non per pochi!
Voglio continuare così anche nei prossimi sei anni: in modo ostinato, costruttivo e trasparente.
Per avvicinarci, passo dopo passo, al nostro obiettivo: una buona vita per tutti.
Grazie di cuore per la vostra fiducia e il vostro sostegno!

Peter Peyer, Consigliere di Stato
Capo del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità del Cantone dei Grigioni

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