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Docenti delle Scuole di Bregaglia a Poschiavo

26 marzo 2025

CorsiIntervista ad Elena Salis-Negrini, codirettrice delle Scuole di Bregaglia. Venerdì 28 e sabato 29 marzo si svolgono i corsi di aggiornamento professionale.



Tutto il corpo insegnanti delle scuole del Grigionitaliano si ritroveranno a Poschiavo per i corsi obbligatori di formazione continua, ho incontrato Elena Salis-Negrini codirettrice delle Scuole di Bregaglia per capire sia i contenuti e le motivazioni di questi corsi, sia alcune informazioni su le scuole vallerane.

Il 28 e 29 marzo si recherà insieme a tutto il personale docente del Grigionitaliano a Poschiavo per partecipare ai corsi obbligatori. Cosa sono e quali i temi verranno trattati durante questi corsi?
Lo scopo di questi corsi è la formazione continua che fa parte dell’incarico di lavoro di tutti gli insegnanti. Si organizzano in una delle quattro valli in primis per rafforzare l’unione tra le valli e crearne un sentimento di appartenenza, così da creare uno scambio tra gli insegnanti, secondariamente vengono organizzati in modo separato per la regione italofona del cantone perché non tutti gli insegnanti che lavorano nel Grigione italiano padroneggiano la lingua tedesca in modo ottimale. Questa è una occasione unica per gli insegnanti di incontrare vecchie conoscenze e di confrontarsi, ed è proprio questo scambio che è voluto dagli organizzatori, infatti una parte del primo giorno di lavori verrà dedicato a questo scambio tra cicli delle varie scuole.

Come mai vengono svolti in questo periodo?
I corsi sono stati svolti fino allo scorso anno nel periodo delle vacanze estive, ma già da alcuni anni, con l’introduzione della trentanovesima settimana di scuola, il periodo di agosto non era ideale, perché nel Moesano inizia la scuola più tardi rispetto a Poschiavo e Bregaglia e per loro diventava scomodo trovarsi la prima settimana di agosto ancora a due settimane dalla riapertura delle scuole. Quindi si sono cercate altre soluzioni, lo scorso anno si è provato ad organizzare i corsi a fine giugno, ma la scelta non è sembrata molto felice, perché alla fine della scuola è difficile per il corpo insegnanti trovare le giuste motivazioni per partecipare a questi corsi e anche perché il Moesano e Maloja finiscono una settimana dopo le lezioni rispetto agli altri. Secondo me svolgerli adesso, tra fine marzo e inizio aprile, potrebbe essere una buona soluzione.

Quale sarà il tema di quest’anno?
Quest’anno le giornate hanno come slogan la “Diversità”. Si tratta di una tematica che riprende quanto chiesto a seguito del 4° parlamento grigionese delle ragazze.
In questi due giorni si cercherà di sensibilizzare gli insegnati sulla tematica della diversità sessuale e di genere, promuovendo e rafforzando le competenze di base inerenti a questo tema. Ci saranno poi anche altri argomenti in workshop dedicati a temi come la grammatica valenziale e l’insegnamento all’aperto. Gli organizzatori cercano di trattare diversi argomenti così che anche gli insegnati di una specifica materia avranno la possibilità di scegliere workshop che gli si addicono. Ci saranno due relazioni plenarie il primo giorno dal titolo “Nessuno è perfetto” ed “Esprimere il proprio potenziale: pratiche per docenti consapevoli”, temi che andranno ad arricchire la cultura generale degli insegnanti e che possono tornare utili in qualsiasi momento di confronto con gli alunni. La giornata di sabato poi è dedicata ai workshop.

Sul tema dell’educazione sessuale e alla diversità, nelle Scuole in Bregaglia vengono già impartite delle lezioni?
I singoli docenti durante le loro lezioni affrontano il tema dell’educazione sessuale e del rapporto con il proprio corpo, nella scuola secondaria ci sono lezioni sull’educazione all’affettività che vengono svolte dal medico scolastico.

Il tema viene trattato già nel primo ciclo, nella scuola dell’infanzia, in modo certamente idoneo all’età degli alunni, è giusto dunque che gli insegnati abbiano le competenze in materia.

Approfitto per chiedere anche quali saranno i cambiamenti che verranno introdotti nelle scuole vallerane per adeguarsi alla recente revisione, da parte del Cantone, della Legge sulle scuole popolari?
Il termine di inoltro per un eventuale referendum era l’11 marzo, visto che non è stato richiesto, credo che a breve riceveremo le direttive per l’implementazione della nuova legge. Con questa revisione della legge, a partire dall’anno scolastico 2025-26, avremo i due anni della scuola dell’infanzia obbligatori quindi si passerà ad una scuola dell’obbligo di undici anni e non più di nove. Un altro cambiamento nella scuola dell’infanzia sarà che non avremo più l’insegnamento a ore, ma avremo le lezioni come nella scuola primaria e secondaria e verrà parificato anche il lavoro delle docenti della scuola per l’infanzia con il conseguente adeguamento del salario al livello cantonale. Per quanto riguarda la pedagogia specializzata ci saranno dei cambiamenti, le lezioni di sostegno preventivo non saranno più obbligatorie, spetterà al singolo ente scolastico decidere se e quante lezioni di sostegno preventivo si vorranno dare nelle varie classi, sistema che permetterà un uso mirato delle risorse disponibili per la promozione integrativa.

Nell’edizione de Il Grigione Italiano, di giovedì 27 marzo, potrete leggere altro a proposito dei corsi a Poschiavo.

Renato Tomassini


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