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La Piazza del Mondo di Trieste come cura e antidoto alla nostra paura del migrante

14 marzo 2025

PiazzaGiovedì 6 marzo nella palestra della scuola secondaria di Stampa il Gruppo ecumenico d’aiuto umanitario della Bregaglia ha organizzato una conferenza per conoscere l’associazione Linee d’Ombra e il suo operato. Relatrice della serata è stata Monica Consonni della vicina Borgonuovo di Piuro.



Monica insieme al suo compagno Manuel Martelletti conoscono bene l’operato dell’associazione Linea d’Ombra, che è un’organizzazione di volontariato nata a Trieste nel 2019. Il suo fine è sostenere le popolazioni migranti a Trieste, lungo la rotta balcanica e ovunque. Operano prestando cure mediche, indumenti puliti, cibo e socialità a chi passa in transito per la città di Trieste. I fondi dell’Associazione provengono interamente da donatori privati e per il lavoro in strada ci si avvale, soprattutto, nel periodo estivo, di flusso più intenso, anche dell’aiuto solidale di gruppi scouts, associazioni, parrocchie e privati cittadini provenienti da tutta Italia.

Monica Consonni ha illustrato ai presenti, attraverso foto e racconti di esperienze vissute direttamente, la situazione che ogni sera da ormai un decennio si viene a creare nella piazza antistante la stazione centrale di Trieste, piazza che è stata ribattezzata Piazza del Mondo. Ogni sera in piazza arrivano perlopiù giovani uomini migranti che hanno percorso la rotta balcanica, questo flusso varia in base alla stagione, con le stagioni calde è piú intenso, mentre nelle stagioni fredde il numero dei migranti è più basso.

In una settimana nel periodo di gennaio-febbraio arrivano un’ottantina di persone mentre nelle stagioni calde questo numero lo si raggiunge spesso nella singola giornata. Ed è qui in questa piazza che i due fondatori dell’associazione Linee d’Ombra operano; questi sono due anziani che trasferitisi a Trieste dieci anni fa, hanno da subito percepito l’emergenza e il bisogno di questi esseri umani che dopo un lungo viaggio con mezzi di fortuna e con lunghissimi tratti percorsi a piedi sono, purtroppo, spesso vittime di innumerevoli e irraccontabili episodi di violenza.

Arrivano così oltre il confine sloveno in situazioni spesso penose con piedi lacerati e pieni di piaghe, vestiti ridotti in brandelli e una fame che non possiamo nemmeno immaginare. La cura di questi esseri umani è stata presa in carico da questi due anziani Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi che ormai da dieci anni, ogni sera si recano nella Piazza del Mondo per prestare cure a questi giovani uomini. La cura è stata il filo conduttore della serata, cura che le istituzioni quasi sempre si rifiutano di prestare creando situazioni al limite dell’umanità nei centri delle città, situazioni che spesso poi vengono utilizzate come pretesto per incutere paura ai cittadini, paura che questi due anziani hanno trasformato appunto in cura in socialità e in esempio per chi vuole ancora oggi, nonostante tutto, portare avanti i valori propri dell’essere umano che dovrebbero essere in primis quelli di compassione cura e generosità verso il prossimo che è in difficoltà.

L’opera di Lorena e Gian Andrea ha stimolato con il tempo l’impegno di altre associazioni e altri gruppi di volontari che in diversi modi offrono il proprio tempo per nutrire la speranza. Nella Piazza del Mondo, ogni sera da dieci anni, si seminano speranza e non terrore con la convinzione che questa sia la cosa giusta da fare.

La serata a Stampa si è conclusa poi con una raccolta monetaria, che sarà devoluta all’associazione e con le istruzioni per realizzare eventuali raccolte di indumenti. I presenti hanno poi potuto acquistare il libro La rivoluzione della Cura che descrive quanto accade oggi al confine e a Trieste.

Renato Tomassini

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