Ritorno alla normalità
Dal 23 agosto 2017 il territorio di Sottoporta è in continua trasformazione, urbanisticamente e geologicamente. Il ponte provvisorio è stato smantellato.
La calata detritica, spazzando ponti e case, invadendo l’alveo del fiume e portando una quantità esagerata di terra, granito e argilla a valle, ha richiesto una serie di interventi. Essendo inutilizzabili il ponte tra Bondo e Promontogno, la strada cantonale dall’uscita della galleria al Punt Spizarun e la strada che univa Sottoponte a Spino, si dovette procedere a ripristinare velocemente il collegamento tra le due estremità della valle.
Il piano di ricostruzione poi previde lo smantellamento del Punt Spizarun; dunque Bondo rimaneva scollegato, eccezion fatta per lo spostamento a piedi reso possibile dal ponte tibetano eretto in cima al paese. L’esercito prestò al Comune di Bregaglia un ponte di ferro di 48 m in grado di portare 60 tonnellate che fu collocato tra la fine delle Caltüra e la cantonale laddove la vecchia cantonale proseguiva per Spino.
A otto anni di distanza, con le operazioni di ripristino della viabilità giunte quasi completamento, il ponte è stato smantellato, prossima destinazione: Glarona, dove consentirà il passaggio al pubblico in occasione della festa federale di lotta Schwingverband (29-31 agosto 2025).
Trenta militari, tra autisti e operai, soggiornano presso il CSB dal 24 febbraio al 6 marzo. In seguito sarà necessario ripristinare il terreno alle condizioni precedenti; era stato infatti adeguato il terreno, creando ad hoc un monticello su cui poggiare il ponte.
Leggi e guarda il video: Il ponte per raggiungere Bondo
Donatella Rivoir