Comunicato della Commissione d’amministrazione del Centro Sanitario Bregaglia
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A proposito del licenziamento di 5 infermiere professionali presso il Centro Sanitario Bregaglia.
Il sistema sanitario svizzero è sotto forte pressione ed è molto fragile. I costi aumentano di anno in anno, ma le tariffe versate dalle casse malati e dagli enti pubblici continuano a non essere sufficienti per finanziare le prestazioni sanitarie con tutti i costi ad esse connessi.
Questa situazione come pure lo sviluppo della medicina e delle cure porta sempre più a offrire trattamenti ambulatoriali e a ridurre i ricoveri stazionari o quantomeno la lunghezza di questi ricoveri.
Questa evoluzione nel Cantone dei Grigioni ha condotto e sta conducendo molte istituzioni sanitarie in grandi difficoltà economiche (vedasi contributi della stampa su Ospedale dell’Engadina Alta, Ospedale di Thusis, Ospedale di Ilanz, Ospedale di Davos, Centro sanitario di Savognin ecc.), mettendone seriamente in pericolo l’esistenza e ponendo sotto forte pressione la copertura sanitaria di base su tutto il territorio cantonale.
Il Centro Sanitario Bregaglia per ora figura tra le istituzioni ben funzionanti, oggi addirittura come modello o esempio da seguire a livello cantonale se non addirittura nazionale. La situazione finanziaria da diversi anni è solida e si sviluppa in modo positivo e questo permette al CSB di sostenere gli attuali importanti investimenti infrastrutturali. Fattori di vantaggio dell’attuale buon funzionamento sono il modello di gestione che integra prestazioni e servizi di vario genere, ma lo è anche la conduzione strategica e operativa che è stata in grado di invertire in pochi anni una situazione difficile e preoccupante. Nonostante ciò anche presso il Centro Sanitario Bregaglia il reparto acuto è fortemente deficitario.
Per poter mantenere questa situazione favorevole lo stesso Centro Sanitario Bregaglia deve continuamente analizzare la situazione e adeguare il proprio funzionamento allo standard cantonale e nazionale.
In questo contesto va letta la decisione della Direzione di disdire il rapporto di lavoro a 5 infermiere professionali che suddividevano un carico complessivo di 300% d’impiego. Si tratta di un intervento doloroso ritenuto comunque necessario per riequilibare o quantomeno avvicinare il mix delle funzioni allo standard cantonale.
La Commissione d’amministrazione dopo aver appreso dei licenziamenti avvenuti ha chiesto un confronto con la direzione e ha potuto prendere conoscenza di quanto avvenuto e dei motivi che stanno alla base delle decisioni prese.
Allo stato attuale la Commissione d’amministrazione può e intende dichiarare quanto segue:
1. La Direzione ha agito nell’interesse dell’azienda, mirando ad un adeguamento dei servizi in base alla nuova situazione e a quelle che sono e saranno le nuove esigenze, ma anche mirando alla sostenibilità a lungo termine del CSB.
2. La Direzione ha agito nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità stabilite a livello di diagramma delle funzioni.
3. La Commissione d’amministrazione prende atto che le modalità adottate come pure l’informazione data, sia verso l’interno che verso l’esterno, non sono soddisfacenti e danno adito a molti interrogativi. In questo contesto saranno apportati i necessari correttivi a livello procedurale.
4. La Commissione d’amministrazione comunica e chiarisce inoltre che il piano attuato non prevede altri licenziamenti e che per il personale toccato dai provvedimenti il Centro Sanitario Bregaglia offre il pieno sostegno per la ricerca di un ricollocamento consono in altre strutture sanitarie della zona.
Il processo di chiarimento e approfondimento interno non è terminato.
Nei prossimi giorni Direzione e Commissione d’amministrazione procederanno con un’analisi approfondita della situazione e stabiliranno eventuali misure da attuare, rispettivamente i prossimi passi da effettuare.
Per la Commissione d’amministrazione del Centro Sanitario Bregaglia
Maurizio Michael, presidente
